Dall'Italiano al Mondo alla Buchmesse

“È la prima volta che mi capita di aprire un evento alle 9 in punto nel primo giorno della fiera”, ha commentato divertito il presidente della Buchmesse Juergen Boos, “e per giunta con così tanto pubblico. Questo dimostra quanto prendiate sul serio il tema della traduzione, e quanto sia fondamentale il lavoro di traduttrici e traduttori”.

Per riflettere e confrontarsi su quello che Annalena Benini, direttrice del Salone Internazionale del Libro di Torino, ha definito “un lavoro anche un po’ misterioso”, sul palco del Zentrum Wort si sono alternati numerosi esperti del mondo editoriale italiano per presentare le novità più salienti del mercato italiano, esplorandone i vari segmenti e ragionando sulla presenza, nei cataloghi degli editori del mondo, di classici e contemporanei italiani. Particolare attenzione è stata dedicata al fenomeno del repêchage che ha visto recentemente comparire – o ricomparire – sugli scaffali delle librerie del mondo intero autrici come Natalia Ginzburg, Alba de Cespedes o Carla Lonzi.

L’ingresso di un titolo nel catalogo di un editore è indubbiamente una combinazione di fortuna, di “magia” come ha detto Audrey Scarbel delle edizioni Grasset et Fasquelle, e ovviamente di tanto, tanto lavoro. “Un ruolo fondamentale però lo giocano le occasioni come queste”, ha sottolineato Linus Guggenberger dell’editore Wagenbach, “in cui fare rete, scambiarsi idee, opinioni e contatti.”  

In chiusura, la curatrice Ilide Carmignani ha ringraziato tutti i partecipanti e in modo particolare i 15 traduttori fellows invitati a Francoforte con il sostegno di ICE, e ha annunciato il prossimo appuntamento in presenza del progetto “Dall’italiano al mondo”: prevalentemente rivolto, in quell’occasione, al mercato di lingua inglese, sarà al Festival promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di New York, ideato e diretto da Maria Ida Gaeta “Multipli Forti. Voices from contemporay Italian literature” che si terrà a New York dal 14 al 16 gennaio 2025. Multipli Forti promuove anche il premio The Bridge che sostiene la traduzione dall’italiano all’inglese e viceversa dei quattro libri proclamati ogni anno vincitori: due italiani e due statunitensi, per fiction e non fiction.